Blog del sito www.iltuopsicologo.it inerente pensieri e riflessioni... con valenza terapeutica dei più grandi uomini di ogni tempo
giovedì 20 dicembre 2012
Alice rise: «È inutile che io ci provi», disse ancora: «non si può credere ad una cosa impossibile.» «Oserei dire che non ti sei allenata molto», ribatté la Regina. «Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz’ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione.» Lewis Carroll
La solitudine non è vivere da soli, la solitudine è il non essere capaci di fare compagnia a qualcuno o a qualcosa che sta dentro di noi, la solitudine non è un albero in mezzo a una pianura dove ci sia solo lui, è la distanza tra la linfa profonda e la corteccia, tra la foglia e la radice. Josè Saramago
domenica 9 dicembre 2012
Il primo livello di sapienza è saper tacere, il secondo è saper esprimere molte idee con poche parole, il terzo è saper parlare senza dire troppo e male... Si deve parlare solo quando si ha qualcosa da dire, che valga veramente la pena, o, perlomeno, che valga più del silenzio. Hernàn Huarache Mamani
Vi dirò il mio segreto per liberare la mente dai pensieri negativi. Quando un tale pensiero entra nella mia mente, lo visualizzo come se fosse scritto su un pezzo di carta. Quindi gli do mentalmente fuoco e lo visualizzo mentre brucia fino a diventare cenere. Il pensiero negativo è distrutto, e non entrerà più. (B. Lee)
… Non esistono verità assolute, tutto passa attraverso il filtro di chi osserva. La memoria è labile e capricciosa, ognuno ricorda e dimentica a suo piacimento. Il passato è un quaderno dai molti fogli, su cui registriamo la vita con un inchiostro che cambia a seconda dello stato d’animo. (Isabel Allende)
mercoledì 7 novembre 2012
domenica 4 novembre 2012
martedì 30 ottobre 2012
Dovremmo sempre tenere in mente che tutto è il risultato del cambiamento, e abituarci a pensare che non c'è nulla che la natura faccia di più che cambiare le forme esistenti e crearne delle nuove. Se questa è la legge della natura come possiamo noi pensare di rimanere fissi e immutabili? Marco Aurelio
Mi dice la mia casa: "Non abbandonarmi, il tuo passato è qui". Mi dice la mia strada: "Vieni, seguimi, sono il tuo futuro". E io dico alla mia casa e alla mia strada: "Non ho passato, non ho futuro. Se resto qui, c'è un andare nel mio restare; se vado là, c'è un restare nel mio andare. Solo l'amore e la morte cambiano ogni cosa..." Kahlil Gibran
COME LENIRE IL DOLORE
« C'è un'arte di ricevere in faccia le sferzate del dolore che bisogna imparare. Lasciare che ogni singolo assalto si esaurisca; un dolore fa sempre singoli assalti - lo fa per mordere più risoluto e concentrato. E tu, mentre ha i denti piantati in un punto e inietta qui il suo acido, ricordati di mostrargli un altro punto e fartici mordere - solleverai il primo. Un vero dolore è fatto di molti pensieri; ora, di pensieri se ne pensa uno solo alla volta; sappiti barcamenare tra i molti, e riposerai successivamente i settori indolenziti. »
Pavese, "Il mestiere di Vivere"
C'è un criterio quasi infallibile per stabilire se un altro ti è veramente amico: il modo in cui riporta giudizi ostili o scortesi sulla tua persona. Questi ragguagli sono, per lo più, superflui, pretesti per lasciar trapelare la malevolenza senza assumere la responsabilità, anzi in nome del bene. Theodor Adorno
lunedì 29 ottobre 2012
SAPER ASCOLTARE IL PROPRIO CUORE
"Il mio cuore è traditore," disse il ragazzo all'Alchimista, "Non voglio che continui a parlare." "E' un bene," rispose l'Alchimista. "E' la prova che il tuo cuore è vivo. E' naturale aver paura di scambiare per sogno tutto ciò che si è già
ottenuto."
"Perché, allora, devo ascoltare il mio cuore?"
"Perché non riuscirai mai a farlo stare zitto. E per quanto tu finga di non ascoltare ciò che dice, sarà sempre nel tuo petto e continuerà a ripetere quello che pensa della vita e del mondo." "Anche se è traditore?"
"Il tradimento è il colpo che non ti aspetti. E se tu saprai conoscere bene il tuo cuore, esso non te lo darà mai. Perché conoscerai i tuoi sogni e i tuoi desideri, e saprai fronteggiarli. Nessuno riesce a sfuggire al proprio cuore. Quindi è meglio ascoltare ciò che dice. Perché non si abbatta mai quel colpo che non ti aspetti."
(Paulo Coelho)
La gente, di solito, considera un miracolo camminare sull'acqua o per aria, ma io credo che il vero miracolo sia camminare sulla terra. Tutti i giorni ci imbattiamo in miracoli che non riconosciamo come tali: un cielo azzurro, nuvole bianche, foglie verdi, gli occhi, neri e curiosi di un bambino, i nostri stessi occhi. (Thich Nhat Hanh)
Capire appartiene alla testa; la comprensione è una cosa più profonda, che viene dal cuore. E se è totale, è ancora più profonda, appartiene all´essere. Quando capisci qualcosa, allora devi fare qualcosa al riguardo. Quando comprendi, non hai bisogno di fare nulla; la comprensione stessa è sufficiente per cambiarti. * (Osho)
“Nel mondo interiore non puoi eliminare nulla con le tue spiegazioni, così come non potresti far sparire il mare nel mondo esterno. Devi comprendere una buona volta quale sia l’intento delle tue spiegazioni: il tentativo di cercare protezione. Accettai il caos, e la notte seguente l’anima mia mi visitò.” C.G.Jung
lunedì 15 ottobre 2012
LE PAROLE UCCIDONO LE COSE
“Io temo tanto la parola degli uomini.
Dicono tutto sempre così chiaro:
questo si chiama cane e quello casa,
e qui è l’inizio e là è la fine.
Dicono tutto sempre così chiaro:
questo si chiama cane e quello casa,
e qui è l’inizio e là è la fine.
E mi spaura il modo, lo schernire per gioco,
che sappian tutto ciò che fu e sarà;
non c’è montagna che li meravigli;
le loro terre e giardini confinano con Dio.
Vorrei ammonirli, fermarli: state lontani.
A me piace sentire le cose cantare.
Voi le toccate: diventano rigide e mute.
Voi mi uccidete le cose.”
Rainer Maria Rilke
che sappian tutto ciò che fu e sarà;
non c’è montagna che li meravigli;
le loro terre e giardini confinano con Dio.
Vorrei ammonirli, fermarli: state lontani.
A me piace sentire le cose cantare.
Voi le toccate: diventano rigide e mute.
Voi mi uccidete le cose.”
Rainer Maria Rilke
“Nel mondo interiore non puoi eliminare nulla con le tue spiegazioni, così come non potresti far sparire il mare nel mondo esterno. Devi comprendere una buona volta quale sia l’intento delle tue spiegazioni: il tentativo di cercare protezione. Accettai il caos, e la notte seguente l’anima mia mi visitò.” C.G.Jung
IL VALORE DEGLI ISTANTI
“Si tratta solo di istanti, ma in simili istanti io vedo nel profondo della terra. E vedo le cause prime di tutte le cose come radici di grandi alberi stormenti. Vedo come ognuna si abbarbica all’altra e tutte si considerano sorelle. Come tutte bevono da una sola fonte.
Si tratta solo d’istanti, ma in simili istanti io vedo nel profondo del cielo. Vedo le stelle come quieti fiori sorridenti di qu
egli alberi che stormiscono. Esse ondeggiano ammiccando una all’altra, consapevoli che da una sola profondità derivano loro profumo e dolcezza.
mercoledì 22 agosto 2012
C'è una sorta di regia invisibile nella vita: quando la situazione richiede che si porti a compimento qualcosa, anche le circostanze, sì, persino il luogo e gli oggetti diventano complici, e le persone che vivono lì accanto sono inconsapevolmente conniventi... Quando vuole creare qualcosa, la vita realizza messinscene impeccabili. Sàndor Màrai
Mi ha sempre colpito pensare che qualcosa di molto piccolo, come non dire la parola giusta o non fare il gesto opportuno, può far prendere alle nostre esistenze una strada diversa. E’ una cosa che accade innumerevoli volte, ma ce ne accorgiamo appena. Succede anche a noi di tenere scrupolosamente dentro parole, frasi e sensazioni, nei nostri progetti, nella vita di tutti i giorni, nelle scelte fatte o rimandate, per non fare male agli altri. Ma non pensiamo mai che questo potrà cambiare il corso delle cose... Ian McEwan.
lunedì 20 agosto 2012
“Fin quando dai la caccia alla felicità, non sei maturo per essere felice, anche se quello che più ami è già tuo. Fin quando ti lamenti del perduto ed hai solo mete e nessuna quiete, non conosci ancora cos’è pace. Solo quando rinunci ad ogni desiderio e non conosci né meta né brama e non chiami per nome la felicità, Allora le onde dell’accadere non ti raggiungono più e il tuo cuore e la tua anima hanno pace.” *(Hermann Hesse)
sabato 28 luglio 2012
'PROIETTIAMO' SUGLI ALTRI
Invece di osservare noi stessi spesso disprezziamo gli altri.
Questa si chiama proiezione: cioè proiettiamo sugli altri i problemi che abbiamo dentro noi,
trasferendoli su coloro che sono del tutto “innocenti”. Così facendo evitiamo di guardare noi stessi.
tutti ci siamo comportati in questo modo in situazioni difficili e siamo tutti, più o meno, stati oggetto di proiezioni da parte degli adulti, quando eravamo bambini.
Esempio: quando un adulto è sotto stress a causa di problemi personali, è facile che dica a un bambino: come sei piagnucolone e noioso! Smettila! Sei davvero impossibile!”
Questo è un tipico esempio di proiezione: trasferire un problema personale, su qualcuno che non c’entra affatto.
Molti di noi sono trattati così da bambini: gli adulti scaricavano addosso a noi i loro problemi. E così la maggior parte di noi ha imparato quanto possa essere semplice “risolvere” i problemi della vita: basta dare la colpa a qualcun altro.
Queso è, naturalmente, poco costruttivo.
Trovate il modo di parlare apertamente delle proiezioni con i vostri amici e colleghi.
Cosa fare quando vi accorgete che state proiettando qualcosa su qualcuno?
Il primo passo, sicuramente, l’avrete già intrapreso!
Consiste nel vedere e nel sapere che lo state facendo.
(KAY POLLAK)
lunedì 23 luglio 2012
LA MORTE NON E' NIENTE
La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
Sant Agostino
venerdì 6 luglio 2012
COME RITRARRE SE' STESSI
Per prima cosa dipingere una gabbia
che abbia la porta aperta
quindi dipingere
qualcosa di grazioso
qualcosa che sia semplice
qualcosa che sia bello
qualcosa di utile
per l'uccello
mettere poi la tela contro un albero
in un giardino
in un bosco
o in una foresta
nascondersi dietro quell'albero
senza dire niente
e senza muoversi
talvolta l'uccello arriva svelto
ma può anche metterci anni e anni
prima che si decida
Non scoraggiarsi
aspettare
aspettare se occorre anche per anni
la rapidità o la lentezza dell'arrivo dell'uccello
non ha nulla a che fare
con la riuscita del quadro
Quando l'uccello arriva
se arriva
osservare il silenzio più assoluto
aspettare che l'uccello
entri nella gabbia
e quando l'avrà fatto
richiudere dolcemente la porta col pennello
e poi cancellare una per una tutte le sbarre
avendo cura di non toccare le piume dell'uccello
Fare a questo punto il ritratto dell'albero
scegliendo il suo ramo più bello per l'uccello
dipingere allora il fogliame verde e la freschezza del vento
il pulviscolo del sole
il rumore degli insetti nascosti nell'erba
nella calura estiva
Poi aspettare che l'uccello abbia voglia di mettersi a cantare
Ma se non canta
è un gran brutto segno
è segno che il quadro è venuto male
Ma se canta invece è un buon segno
segno che il lavoro va firmato
E quindi voi strapperete
con grande dolcezza a quell'uccello
una sua piuma e scriverete
il vostro nome in un angolo del quadro.
I QUATTRO PRINCIPI DELLA SPIRITUALITA' INDIANA
Il Primo Principio afferma:
“Chiunque sia colui che incontri, è quello giusto”
Ciò significa che nessuno entra nella nostra vita per puro caso. Tutti quelli che ci circondano, tutti quelli con cui interagiamo, rappresentano qualcosa, ci insegnano qualcosa o ci aiutano a migliorare la nostra condizione attuale.
Il Secondo Principio afferma:
“Qualsiasi cosa sia successa, è l’unica cosa che poteva succedere”
Nulla, assolutamente nulla di ciò che abbiamo vissuto poteva essere diverso. Nemmeno il dettaglio meno importante. Non vi è alcun "Se solo lo avessi fatto diversamente ..., allora sarebbe stato diverso ... ". No. Quello che è successo è l'unica cosa che poteva succedere e doveva succedere perché potessimo apprendere la lezione per andare avanti nella vita. Ogni singola situazione della nostra vita è assolutamente perfetta, anche quando sfida la nostra comprensione.
Il Terzo Principio afferma:
“Ogni volta che inizia qualcosa, è il momento giusto”
Tutto inizia esattamente nel momento giusto, né prima né dopo. Quando siamo pronti per qualcosa di nuovo nella nostra vita, ciò è là, pronto per iniziare.
Il quarto Principio, quello finale, afferma:
“Ciò che è finito, è finito”
Quando qualcosa nella nostra vita finisce, ciò aiuta la nostra evoluzione. Per questo, arricchiti dall’esperienza recente, è meglio lasciarlo andare e proseguire in avanti il nostro cammino.
SE SAI...
Se riesci a mantenere la calma quando tutti gli altri intorno a te la stanno perdendo;
se sai aspettare senza stancarti di aspettare, o essendo calunniato non rispondere alle calunnie, o essendo odiato non dare spazio all’odio, senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo da saggio;
se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
se sai pensare senza fare dei pensieri il tuo fine;
se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà o passeggiare con i re senza perdere il tuo comportamento normale;
se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo;
se riesci a riempire l’inesorabile minuto dando valore a ogni istante che passa,
tua è la Terra e tutto ciò che vi è in essa, e quel che più conta tu sarai un Uomo, figlio mio!
LETTERA AL FIGLIO - Rudyard Kipling
Ciascun essere umano è una forma di vita in se stessa unica e irripetibile. L’uomo nasce con la sua individualità. Ma c’è qualcosa che egli può fare al di là e al di sopra del materiale precostituito della sua natura, e cioè può diventare cosciente di ciò che lo fa essere la persona che è, e può consciamente adoperarsi per connettere ciò che egli è con il mondo che lo circonda. E questo è forse il massimo che ci è dato di fare. Jung
mercoledì 4 luglio 2012
venerdì 29 giugno 2012
Se vuoi cambiare qualcosa nella tua esistenza, cambia canale e frequenza, modificando i tuoi pensieri...L’importanza delle emozioni non viene mai valutata abbastanza. Le emozioni che provi sono gli strumenti che ti aiutano a creare la tua vita, mentre i tuoi pensieri sono la causa prima di tutte le cose...Tutto ciò che vedi e sperimenti in questo mondo, è l’effetto, comprese le tue emozioni. I tuoi pensieri, invece, sono sempre la causa...Rhonda Byrne
ASSUMERSI LA RESPONSABILITA' DELLA PROPRIA VITA
Quando dico che essere responsabile della situazione significa che mi riconosco quale creatore di ciò che vivo, non intendo insinuare che ho creato deliberatamente una situazione gradevole o sgradevole, ma che bisogna accettare e riconoscere che i nostri pensieri, il nostro sentire, i nostri atteggiamenti o le lezioni che è necessario integrare nella nostra evoluzione, hanno generato le situazioni felici o infelici che ora stiamo vivendo.
Arrendersi e prendersela con Dio, con la vita o con gli altri non richiede alcuno sforzo. Rimettersi in piedi assumendosi la responsabilità della propria vita e della propria felicità, spesso ne richiede uno grosso, ma questa è la differenza fra vivere e sopravvivere.
Claudia Rainville
Troppo spesso accada che una persona che non sa offrire nulla a se stessa accusi l'altra di essere egoista; chi non si concede di riposare accusa l'altro di essere pigro, chi ha paura di dire di no accusa l'altro di essere capriccioso, chi non sa prendere il posto che gli compete accusa l'altro di voler controllare tutto quanto. C.Rainville
Se vogliamo che il cambiamento o la trasformazione abbia luogo, ci dev'essere azione, la quale non può limitarsi a una serie di gesti, ma dovrà consistere in una o più decisioni che investiranno il nostro essere intero. Decisioni come queste sono una sorta di impegno che prendiamo con noi stessi. C.Rainville
ESSERE CONSAPEVOLI DELLA NECESSITA' DEL MALE
È difficile, dinanzi a eventi che scardinano l’ordine della nostra vita, che irrompono con violenza a turbare i nostri equilibri, essere consapevoli della necessità di questo male. Essere consapevoli che ogni tassello, anche il più inquietante, alieno, incontrollabile, può avere un senso che noi capiremo dopo, in un tempo ancora a venire.
È difficile per la nostra ragione immaginare la possibilità che anche ciò che consideriamo male, nelle sue svariate manifestazioni, può essere necessario, come un tassello unico e irripetibile, per costruire quel mosaico la cui immagine solo alla fine riusciremo a vedere nettamente.
Aldo Carotenuto
VITA, MALATTIA E MORTE
…per l’inconscio ogni suggestione, specie se formulata in forma figurata, è una realtà assoluta, come per il sognante rappresenta una realtà assoluta il sogno.
Soltanto l’individuo è artefice del proprio destino, soltanto lui ha la possibilità di forgiare la propria sorte fornendo contenuti di cui è disposto a raccogliere le forme. L’uomo deve trovare, o meglio ritrovare il rapporto, il collegamento col proprio destino. Gli eventi negativi acquistano una colorazione completamente diversa quando l’individuo impara ad interpretarli e a riconoscerli come risultato della propria condotta.
Certo, la morte è il polo opposto della vita, ma ciò significa che senza morte non esisterebbe vita. Anche per questo l’uomo deve accettare la morte sin dal momento in cui viene al mondo, perché la morte è l’unica cosa certa nella vita di un uomo. Quindi la morte non è qualcosa che minaccia la vita dal di fuori, ma una componente interna ed essenziale della vita stessa.
L’uomo come unità è qualcosa di diverso dalla somma di tanti singoli elementi misurabili. Perciò la prima cosa, e la più importante, è chiedersi se è ammalato o sano l’uomo. Se è ammalato, il problema della localizzazione di questa malattia è secondario. Se voglio cogliere la causa della malattia devo curare l’uomo intero.
Solo se [il paziente] accetta la malattia riconoscendone il significato, essa perde la ragione di essere. Infatti la malattia vuol richiamare l’attenzione su un determinato problema, vuol correggere. Nel momento in cui il suo messaggio viene capito, la sua esistenza diventa superflua.
Chiunque si fermi a riflettere su se stesso e sulla vita si imbatterà negli stessi problemi fondamentali. Se è disposto a dichiarare onestamente e senza pregiudizi quanto sa di se stesso e del mondo, arriverà al seguente risultato:
So che esito. So che nel pensiero e nell’azione sono un essere limitato. Ne deduco che non riuscirò mai a cogliere tutto. Oltre a me esistono altre cose e altri esseri. Queste cose e questi esseri che mi circondano e con cui ho a che fare nella vita di ogni giorno sono fatti di materia. Ne risultano i seguenti interrogativi: Chi sono, io, perché sono e perché sono come sono? Da dove vengo e dove vado? Quale rapporto di parentela esiste fra me e le cose e gli esseri che mi circondano? Qual è il significato della mia vita e che cosa avverrà dopo la mia morte?
Chi non si pone questi interrogativi vive ai margini della propria vita.
Citazioni "Vita dopo vita" di Thorwald Dethlefsen
COSA SIGNIFICA RISCHIARE
Mostrare i propri sentimenti significa rischiare di essere incompresi, o di non essere accolti.
Piangere significa rischiare di essere vulnerabili; ridere, è rischiare di sembrare un po' folli.
Divertirsi come un bambino, è rischiare di sembrare ridicoli; condividere le idee e i sogni, è rischiare di essere criticati o scoraggiati.
Mostrare la propria gioia, la propria felicità, significa rischiare di attirarsi l'invidia o la gelosia; esprimere i propri desideri, significa rischiare di essere delusi.
Essere autentici, significa rischiare di dispiacere a qualcuno, o di deluderlo; amare, significa rischiare di non essere riamati, o di essere abbandonati.
Osare, vuol dire rischiare di sbagliare.
Sperare, vuol dire rischiare la disperazione.
Vivere, vuol dire rischiare la sofferenza.
Claudia Rainville
Allora, invece di essere contro la guerra, sii a favore della pace. Invece di essere contro la fame, sii a favore del fatto che la gente abbia cibo più che a sufficienza. Invece di essere contro un certo politico, sii a favore del suo avversario. Spesso le elezioni si rovesciano a favore del candidato a cui la gente è veramente contraria, perché su di lui si concentrano tutta l’energia e l’attenzione. Hale Dwoskin
Pensieri più felici producono necessariamente una biochimica più felice, un corpo più felice e più sano. È stato dimostrato che i pensieri negativi e lo stress esercitano una grave azione di degrado sul corpo e sul funzionamento cerebrale, dato che i nostri pensieri ed emozioni riassemblano, riorganizzano e ricreano costantemente il nostro corpo. John Hagelin
COSA SIGNIFICA ESSERE RESPONSABILI
"Tentare di giustificarsi biasimando gli altri o, peggio ancora, biasimando se stessi, è un atteggiamento immaturo e disfattista. Non andrete lontano se attribuirete sempre la colpa di quanto vi accade a dei fattori esterni.
[...]Essere responsabili significa assumere il comando delle operazioni, e quando siete al comando sarete portate automaticamente a prendere decisioni invece di lasciarvi trasportare dai venti del caso. Il solo fatto di dire 'sono responsabile' vi dà possibilità di scelta. E le possibilità di scelta vi assicurano l'indipendenza. La scelta è la massima libertà che ci sia concessa. Perché dovreste rinunciarvi?"
Aliske Webb
NON VOGLIO SAPERE
Non voglio sapere quel che fai per sopravvivere.
Voglio sapere per che cosa soffri,
e se sai almeno sognare di accettare la passione del tuo cuore.
Non voglio sapere le pene dei tuoi anni.
Voglio sapere se sai rischiare di sembrare matta per amore,
per i tuoi sogni, per l'avventura di essere viva.
Non voglio sapere quali pianeti sono in quadratura con la tua luna.
Voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore,
se sei stata aperta ai tradimenti della vita
o se ti sei ritirata e chiusa per paura di ulteriore dolore.
Voglio sapere se puoi star seduta con il dolore, il mio o il tuo,
senza far niente per nasconderlo, o mascherarlo o immobilizzarlo.
Voglio sapere se puoi stare con la gioia, la mia o la tua;
se puoi danzare nascostamente nel silenzio
e lasciare che l'estasi ti riempia fino alla punta delle dita
senza ammonirti di stare attenta,
di essere realista, o di ricordarti le limitazioni dell'umano.
Non voglio sapere se la storia che stai raccontando è vera.
Voglio sapere se puoi deludere gli altri per essere vera con te stessa,
se puoi sopportare l'accusa di tradimento e non tradire la tua anima.
Voglio sapere se puoi essere fedele alla tua fede silente,
se sai vedere la bellezza anche nell’orrore di ogni giorno,
e se sai nutrire la tua vita della Sua presenza.
Voglio sapere se puoi vivere con il fallimento, il tuo e il mio,
e ancora ergerti sulla riva di un lago e gridare all'argento della luna piena, “SÌ!”
Non voglio sapere dove o come o perché vivi.
Voglio sapere se puoi continuare a vivere dopo un giorno di pena e disperazione,
addolorata e ferita fino alle ossa, e fare ciò che c'è da fare.
Non voglio sapere se sei felice o no, se lo sono o no.
Voglio sapere se sai stare al centro del fuoco insieme a me e non ti ritirerai.
Non voglio sapere dove o cosa o con chi hai vissuto e vivi.
Voglio sapere che cosa ti sostiene quando tutto il resto cade giù.
Voglio sapere se puoi stare sola con te stessa,
e se veramente ti piace la compagnia che ti dai nei momenti vuoti
di ogni presenza.
Orso che danza, il pellerossa, l’anziano sognatore delle Montagne
lunedì 28 maggio 2012
venerdì 18 maggio 2012
Puoi spendere minuti, ore, giorni, settimane o persino mesi ad analizzare una situazione, cercando di mettere insieme i pezzi,giustificando cosa sarebbe potuto accadere o cosa sarebbe stato giusto che accadesse. Oppure puoi semplicemente lasciare i pezzi sul pavimento e andare fottutamente avanti. -T. Shakur
giovedì 17 maggio 2012
giovedì 10 maggio 2012
Si cammina sul filo degli anni da esperti funamboli. È un difficile andare ma si va. E intanto il mondo, attorno, muta faccia e colore. Senza posa ogni creata cosa in poco d’ora ci diventa strana. E con le cose ci mutiamo noi, d’oggi in domani. Solo sta fermo nel fondo di noi quel nostro tempo primo, l’infanzia, all’ombra della madre, sotto il crocifisso piccolo di avorio. (Diego Valeri)
LA VITA E' TROPPO BELLA
Ho perdonato errori quasi imperdonabili, ho provato a
sostituire persone insostituibili e dimenticato persone indimenticabili. Ho
agito per impulso, sono stato deluso dalle persone che non pensavo lo potessero
fare, ma anch'io ho deluso. Ho tenuto qualcuno tra le mie braccia per
proteggerlo; mi sono fatto amici per l'eternità. Ho riso quando non era
necessario, ho amato e sono stato riamato, ma sono stato anche respinto. Sono
stato amato e non ho saputo ricambiare. Ho gridato e saltato per tante gioie,
tante. Ho vissuto d'amore e fatto promesse di eternità, ma mi sono bruciato il
cuore tante volte! Ho pianto ascoltando la musica o guardando le foto. Ho
telefonato solo per ascoltare una voce. Io sono di nuovo innamorato di un
sorriso. Ho di nuovo creduto di morire di nostalgia e... ho avuto paura di
perdere qualcuno molto speciale (che ho finito per perdere)... ma sono
sopravvissuto! E vivo ancora! E la vita, non mi stanca... E anche tu non dovrai
stancartene. Vivi! È veramente buono battersi con persuasione, abbracciare la
vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando, perchè il
mondo appartiene a chi osa! La Vita è troppo bella per essere
insignificante...!
"La vita è troppo bella" di Charlie Chaplin
martedì 8 maggio 2012
venerdì 4 maggio 2012
l'attimo, in un lampo è presente, in un lampo è passato, prima un niente, dopo un niente, ma tuttavia torna come fantasma e turba la pace di un istante successivo. Continuamente si stacca un foglio dal rotolo del tempo, cade, vola via e improvvisamente rivola indietro, in grembo all'uomo. Allora l'uomo dice: mi ricordo" (Friedrich Nietzsche )
giovedì 3 maggio 2012
martedì 1 maggio 2012
domenica 29 aprile 2012
Tu non hai bisogno di fingere che sei forte, non devi sempre dimostrare che tutto sta andando bene. Non puoi preoccuparti di ciò che pensano gli altri, se ne avverti la necessità piangi perché è bene che tu pianga fino all' ultima lacrima, poiché soltanto allora potrai tornare a sorridere. - P. Coelho.
giovedì 26 aprile 2012
mercoledì 25 aprile 2012
LE PAROLE DEBBONO PASSARE TRE PORTE
Dice un proverbio arabo che ogni parola, prima di essere pronunciata, dovrebbe passare da tre porte.
Sull'arco della prima porta dovrebbe esserci scritto: " È vera?"
Sulla seconda campeggiare la domanda: " È necessaria ?"
Sulla terza essere scolpita l'ultima richiesta: "È gentile ?"
Una parola giusta può superare le tre barriere e raggiungere il destinatario con il suo significato piccolo o grande. Nel mondo di oggi, dove le parole inutili si sprecano, occorrerebbero cento porte, molte delle quali rimarrebbero sicuramente chiuse.
ORGOGLIO E VANITA'
L'orgoglio è un difetto assai comune. Da tutto quello che ho letto, sono convinta che è assai frequente; che la natura umana vi è facilmente incline e che sono pochi quelli che tra noi non provano un certo compiacimento a proposito di qualche qualità - reale o immaginaria - che suppongono di possedere. Vanità e orgoglio sono ben diversi tra loro, anche se queste due parole vengono spesso usate nello stesso senso. Una persona può essere orgogliosa senza essere vana. L'orgoglio si riferisce soprattutto a quello che pensiamo di noi stessi; la vanità a ciò che vorremmo che gli altri pensassero di noi.
Jane Austen - "orgoglio e pregiudizio"
lunedì 23 aprile 2012
Ogni persona che incontri sta lottando con i propri problemi. Sii gentile con lei. Non potrai risolverli al suo posto ma la tua gentilezza forse la incoraggerà a non rinunciare. La tua gentilezza può essere il miracolo che stava aspettando. Spesso, senza saperlo, facciamo veri miracoli. Gustav Birth
Non trattare le persone come mezzi, perchè esse sono fini a se stesse. Relazionati a loro con amore e rispetto. Non possederle mai e non esserne posseduto. Non dipendere da loro e non creare persone dipendenti intorno a te. Non creare dipendenza in alcun modo; resta indipendente e lascia che anche gli altri lo siano. O S H O"
domenica 22 aprile 2012
giovedì 19 aprile 2012
ENTRARE IN CONTATTO CON LE PERSONE
Si può entrare in contatto con le persone anche senza
parlare.[...] c'è un modo di entrare in contatto tra esseri umani più percettivo
e affidabile della parola, fatto di sguardi, silenzi, gesti e messaggi ancora
più sottili; è il modo in cui un essere umano nel suo intimo risponde al
richiamo di un altro, quella silenziosa complicità che nel momento del pericolo
dà alla muta domanda una risposta più inequivocabile di qualsiasi confessione o
argomentazione, e il cui senso è semplicemente questo: io sono dalla tua parte,
anch'io la penso così, condivido la tua preoccupazione, noi due siamo
d'accordo...
Sándor Márai, "Liberazione"
IL NOSTRO TEMPO E' LIMITATO
Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario.
(Steve Jobs)
mercoledì 18 aprile 2012
lunedì 16 aprile 2012
PERCHE' DOVRESTI FARE TUTTO BENE ?
Perchè dovresti fare tutto bene? Chi è che deve metterti il voto?
La celebre frase di Wiston Churchill sulla mania della perfezione indica quanto possa essere immobilizzante la ricerca costante del successo. La massima “Nulla serve se non la perfezione” può essere trascritta con le seguenti lettere....paralisi.
Puoi paralizzarti con questa sciocca mania della perfezione e di fare del tuo meglio. Puoi riservarti alcuni campi, nei quali veramente dare il meglio di te stesso, ma nella grande maggioranza delle attività, fare del proprio meglio, o anche solo fare bene, è un ostacolo al fare tout court.
Non permettere che il perfezionismo ti tenga ai margini del campo, facendoti rinunciare ad attività potenzialmente piacevoli.
Cerca di cambiare il “Fa’ del tuo meglio” in un semplice “Fa”.
Perfezione vuol dire immobilità.
Se hai esigenze di perfezione, non tenterai mai nulla e non combinerai mai granchè perchè il concetto di perfezione non è applicabile agli esseri umani. Dio è perfetto, ma tu, in quanto creatura, non lo sei, e diventi ridicolo se lo pretendi.
WAYNE W. DYER, LE VOSTRE ZONE ERRONEE
Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l’annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò. Paul Atreides
La regola secondo me è: quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c'è più speranza. È difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all'erta. Tiziano Terzani
Ogni volta che ti sentirai smarrita, confusa, pensa agli alberi, ricordati del loro modo di crescere. Ricordati che un albero con molta chioma e poche radici viene sradicato al primo colpo di vento, mentre in un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento. Radici e chioma devono crescere in egual misura, devi stare nelle cose e starci sopra, solo così potrai offrire ombra e riparo, solo così alla stagione giusta potrai coprirti di fiori e frutti. Susanna Tamaro
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