Blog del sito www.iltuopsicologo.it inerente pensieri e riflessioni... con valenza terapeutica dei più grandi uomini di ogni tempo
giovedì 20 dicembre 2012
Alice rise: «È inutile che io ci provi», disse ancora: «non si può credere ad una cosa impossibile.» «Oserei dire che non ti sei allenata molto», ribatté la Regina. «Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz’ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione.» Lewis Carroll
La solitudine non è vivere da soli, la solitudine è il non essere capaci di fare compagnia a qualcuno o a qualcosa che sta dentro di noi, la solitudine non è un albero in mezzo a una pianura dove ci sia solo lui, è la distanza tra la linfa profonda e la corteccia, tra la foglia e la radice. Josè Saramago
domenica 9 dicembre 2012
Il primo livello di sapienza è saper tacere, il secondo è saper esprimere molte idee con poche parole, il terzo è saper parlare senza dire troppo e male... Si deve parlare solo quando si ha qualcosa da dire, che valga veramente la pena, o, perlomeno, che valga più del silenzio. Hernàn Huarache Mamani
Vi dirò il mio segreto per liberare la mente dai pensieri negativi. Quando un tale pensiero entra nella mia mente, lo visualizzo come se fosse scritto su un pezzo di carta. Quindi gli do mentalmente fuoco e lo visualizzo mentre brucia fino a diventare cenere. Il pensiero negativo è distrutto, e non entrerà più. (B. Lee)
… Non esistono verità assolute, tutto passa attraverso il filtro di chi osserva. La memoria è labile e capricciosa, ognuno ricorda e dimentica a suo piacimento. Il passato è un quaderno dai molti fogli, su cui registriamo la vita con un inchiostro che cambia a seconda dello stato d’animo. (Isabel Allende)
mercoledì 7 novembre 2012
domenica 4 novembre 2012
martedì 30 ottobre 2012
Dovremmo sempre tenere in mente che tutto è il risultato del cambiamento, e abituarci a pensare che non c'è nulla che la natura faccia di più che cambiare le forme esistenti e crearne delle nuove. Se questa è la legge della natura come possiamo noi pensare di rimanere fissi e immutabili? Marco Aurelio
Mi dice la mia casa: "Non abbandonarmi, il tuo passato è qui". Mi dice la mia strada: "Vieni, seguimi, sono il tuo futuro". E io dico alla mia casa e alla mia strada: "Non ho passato, non ho futuro. Se resto qui, c'è un andare nel mio restare; se vado là, c'è un restare nel mio andare. Solo l'amore e la morte cambiano ogni cosa..." Kahlil Gibran
COME LENIRE IL DOLORE
« C'è un'arte di ricevere in faccia le sferzate del dolore che bisogna imparare. Lasciare che ogni singolo assalto si esaurisca; un dolore fa sempre singoli assalti - lo fa per mordere più risoluto e concentrato. E tu, mentre ha i denti piantati in un punto e inietta qui il suo acido, ricordati di mostrargli un altro punto e fartici mordere - solleverai il primo. Un vero dolore è fatto di molti pensieri; ora, di pensieri se ne pensa uno solo alla volta; sappiti barcamenare tra i molti, e riposerai successivamente i settori indolenziti. »
Pavese, "Il mestiere di Vivere"
C'è un criterio quasi infallibile per stabilire se un altro ti è veramente amico: il modo in cui riporta giudizi ostili o scortesi sulla tua persona. Questi ragguagli sono, per lo più, superflui, pretesti per lasciar trapelare la malevolenza senza assumere la responsabilità, anzi in nome del bene. Theodor Adorno
lunedì 29 ottobre 2012
SAPER ASCOLTARE IL PROPRIO CUORE
"Il mio cuore è traditore," disse il ragazzo all'Alchimista, "Non voglio che continui a parlare." "E' un bene," rispose l'Alchimista. "E' la prova che il tuo cuore è vivo. E' naturale aver paura di scambiare per sogno tutto ciò che si è già
ottenuto."
"Perché, allora, devo ascoltare il mio cuore?"
"Perché non riuscirai mai a farlo stare zitto. E per quanto tu finga di non ascoltare ciò che dice, sarà sempre nel tuo petto e continuerà a ripetere quello che pensa della vita e del mondo." "Anche se è traditore?"
"Il tradimento è il colpo che non ti aspetti. E se tu saprai conoscere bene il tuo cuore, esso non te lo darà mai. Perché conoscerai i tuoi sogni e i tuoi desideri, e saprai fronteggiarli. Nessuno riesce a sfuggire al proprio cuore. Quindi è meglio ascoltare ciò che dice. Perché non si abbatta mai quel colpo che non ti aspetti."
(Paulo Coelho)
La gente, di solito, considera un miracolo camminare sull'acqua o per aria, ma io credo che il vero miracolo sia camminare sulla terra. Tutti i giorni ci imbattiamo in miracoli che non riconosciamo come tali: un cielo azzurro, nuvole bianche, foglie verdi, gli occhi, neri e curiosi di un bambino, i nostri stessi occhi. (Thich Nhat Hanh)
Capire appartiene alla testa; la comprensione è una cosa più profonda, che viene dal cuore. E se è totale, è ancora più profonda, appartiene all´essere. Quando capisci qualcosa, allora devi fare qualcosa al riguardo. Quando comprendi, non hai bisogno di fare nulla; la comprensione stessa è sufficiente per cambiarti. * (Osho)
“Nel mondo interiore non puoi eliminare nulla con le tue spiegazioni, così come non potresti far sparire il mare nel mondo esterno. Devi comprendere una buona volta quale sia l’intento delle tue spiegazioni: il tentativo di cercare protezione. Accettai il caos, e la notte seguente l’anima mia mi visitò.” C.G.Jung
lunedì 15 ottobre 2012
LE PAROLE UCCIDONO LE COSE
“Io temo tanto la parola degli uomini.
Dicono tutto sempre così chiaro:
questo si chiama cane e quello casa,
e qui è l’inizio e là è la fine.
Dicono tutto sempre così chiaro:
questo si chiama cane e quello casa,
e qui è l’inizio e là è la fine.
E mi spaura il modo, lo schernire per gioco,
che sappian tutto ciò che fu e sarà;
non c’è montagna che li meravigli;
le loro terre e giardini confinano con Dio.
Vorrei ammonirli, fermarli: state lontani.
A me piace sentire le cose cantare.
Voi le toccate: diventano rigide e mute.
Voi mi uccidete le cose.”
Rainer Maria Rilke
che sappian tutto ciò che fu e sarà;
non c’è montagna che li meravigli;
le loro terre e giardini confinano con Dio.
Vorrei ammonirli, fermarli: state lontani.
A me piace sentire le cose cantare.
Voi le toccate: diventano rigide e mute.
Voi mi uccidete le cose.”
Rainer Maria Rilke
“Nel mondo interiore non puoi eliminare nulla con le tue spiegazioni, così come non potresti far sparire il mare nel mondo esterno. Devi comprendere una buona volta quale sia l’intento delle tue spiegazioni: il tentativo di cercare protezione. Accettai il caos, e la notte seguente l’anima mia mi visitò.” C.G.Jung
IL VALORE DEGLI ISTANTI
“Si tratta solo di istanti, ma in simili istanti io vedo nel profondo della terra. E vedo le cause prime di tutte le cose come radici di grandi alberi stormenti. Vedo come ognuna si abbarbica all’altra e tutte si considerano sorelle. Come tutte bevono da una sola fonte.
Si tratta solo d’istanti, ma in simili istanti io vedo nel profondo del cielo. Vedo le stelle come quieti fiori sorridenti di qu
egli alberi che stormiscono. Esse ondeggiano ammiccando una all’altra, consapevoli che da una sola profondità derivano loro profumo e dolcezza.
mercoledì 22 agosto 2012
C'è una sorta di regia invisibile nella vita: quando la situazione richiede che si porti a compimento qualcosa, anche le circostanze, sì, persino il luogo e gli oggetti diventano complici, e le persone che vivono lì accanto sono inconsapevolmente conniventi... Quando vuole creare qualcosa, la vita realizza messinscene impeccabili. Sàndor Màrai
Mi ha sempre colpito pensare che qualcosa di molto piccolo, come non dire la parola giusta o non fare il gesto opportuno, può far prendere alle nostre esistenze una strada diversa. E’ una cosa che accade innumerevoli volte, ma ce ne accorgiamo appena. Succede anche a noi di tenere scrupolosamente dentro parole, frasi e sensazioni, nei nostri progetti, nella vita di tutti i giorni, nelle scelte fatte o rimandate, per non fare male agli altri. Ma non pensiamo mai che questo potrà cambiare il corso delle cose... Ian McEwan.
lunedì 20 agosto 2012
“Fin quando dai la caccia alla felicità, non sei maturo per essere felice, anche se quello che più ami è già tuo. Fin quando ti lamenti del perduto ed hai solo mete e nessuna quiete, non conosci ancora cos’è pace. Solo quando rinunci ad ogni desiderio e non conosci né meta né brama e non chiami per nome la felicità, Allora le onde dell’accadere non ti raggiungono più e il tuo cuore e la tua anima hanno pace.” *(Hermann Hesse)
sabato 28 luglio 2012
'PROIETTIAMO' SUGLI ALTRI
Invece di osservare noi stessi spesso disprezziamo gli altri.
Questa si chiama proiezione: cioè proiettiamo sugli altri i problemi che abbiamo dentro noi,
trasferendoli su coloro che sono del tutto “innocenti”. Così facendo evitiamo di guardare noi stessi.
tutti ci siamo comportati in questo modo in situazioni difficili e siamo tutti, più o meno, stati oggetto di proiezioni da parte degli adulti, quando eravamo bambini.
Esempio: quando un adulto è sotto stress a causa di problemi personali, è facile che dica a un bambino: come sei piagnucolone e noioso! Smettila! Sei davvero impossibile!”
Questo è un tipico esempio di proiezione: trasferire un problema personale, su qualcuno che non c’entra affatto.
Molti di noi sono trattati così da bambini: gli adulti scaricavano addosso a noi i loro problemi. E così la maggior parte di noi ha imparato quanto possa essere semplice “risolvere” i problemi della vita: basta dare la colpa a qualcun altro.
Queso è, naturalmente, poco costruttivo.
Trovate il modo di parlare apertamente delle proiezioni con i vostri amici e colleghi.
Cosa fare quando vi accorgete che state proiettando qualcosa su qualcuno?
Il primo passo, sicuramente, l’avrete già intrapreso!
Consiste nel vedere e nel sapere che lo state facendo.
(KAY POLLAK)
lunedì 23 luglio 2012
LA MORTE NON E' NIENTE
La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
Sant Agostino
venerdì 6 luglio 2012
COME RITRARRE SE' STESSI
Per prima cosa dipingere una gabbia
che abbia la porta aperta
quindi dipingere
qualcosa di grazioso
qualcosa che sia semplice
qualcosa che sia bello
qualcosa di utile
per l'uccello
mettere poi la tela contro un albero
in un giardino
in un bosco
o in una foresta
nascondersi dietro quell'albero
senza dire niente
e senza muoversi
talvolta l'uccello arriva svelto
ma può anche metterci anni e anni
prima che si decida
Non scoraggiarsi
aspettare
aspettare se occorre anche per anni
la rapidità o la lentezza dell'arrivo dell'uccello
non ha nulla a che fare
con la riuscita del quadro
Quando l'uccello arriva
se arriva
osservare il silenzio più assoluto
aspettare che l'uccello
entri nella gabbia
e quando l'avrà fatto
richiudere dolcemente la porta col pennello
e poi cancellare una per una tutte le sbarre
avendo cura di non toccare le piume dell'uccello
Fare a questo punto il ritratto dell'albero
scegliendo il suo ramo più bello per l'uccello
dipingere allora il fogliame verde e la freschezza del vento
il pulviscolo del sole
il rumore degli insetti nascosti nell'erba
nella calura estiva
Poi aspettare che l'uccello abbia voglia di mettersi a cantare
Ma se non canta
è un gran brutto segno
è segno che il quadro è venuto male
Ma se canta invece è un buon segno
segno che il lavoro va firmato
E quindi voi strapperete
con grande dolcezza a quell'uccello
una sua piuma e scriverete
il vostro nome in un angolo del quadro.
I QUATTRO PRINCIPI DELLA SPIRITUALITA' INDIANA
Il Primo Principio afferma:
“Chiunque sia colui che incontri, è quello giusto”
Ciò significa che nessuno entra nella nostra vita per puro caso. Tutti quelli che ci circondano, tutti quelli con cui interagiamo, rappresentano qualcosa, ci insegnano qualcosa o ci aiutano a migliorare la nostra condizione attuale.
Il Secondo Principio afferma:
“Qualsiasi cosa sia successa, è l’unica cosa che poteva succedere”
Nulla, assolutamente nulla di ciò che abbiamo vissuto poteva essere diverso. Nemmeno il dettaglio meno importante. Non vi è alcun "Se solo lo avessi fatto diversamente ..., allora sarebbe stato diverso ... ". No. Quello che è successo è l'unica cosa che poteva succedere e doveva succedere perché potessimo apprendere la lezione per andare avanti nella vita. Ogni singola situazione della nostra vita è assolutamente perfetta, anche quando sfida la nostra comprensione.
Il Terzo Principio afferma:
“Ogni volta che inizia qualcosa, è il momento giusto”
Tutto inizia esattamente nel momento giusto, né prima né dopo. Quando siamo pronti per qualcosa di nuovo nella nostra vita, ciò è là, pronto per iniziare.
Il quarto Principio, quello finale, afferma:
“Ciò che è finito, è finito”
Quando qualcosa nella nostra vita finisce, ciò aiuta la nostra evoluzione. Per questo, arricchiti dall’esperienza recente, è meglio lasciarlo andare e proseguire in avanti il nostro cammino.
SE SAI...
Se riesci a mantenere la calma quando tutti gli altri intorno a te la stanno perdendo;
se sai aspettare senza stancarti di aspettare, o essendo calunniato non rispondere alle calunnie, o essendo odiato non dare spazio all’odio, senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo da saggio;
se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
se sai pensare senza fare dei pensieri il tuo fine;
se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà o passeggiare con i re senza perdere il tuo comportamento normale;
se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo;
se riesci a riempire l’inesorabile minuto dando valore a ogni istante che passa,
tua è la Terra e tutto ciò che vi è in essa, e quel che più conta tu sarai un Uomo, figlio mio!
LETTERA AL FIGLIO - Rudyard Kipling