Blog del sito www.iltuopsicologo.it inerente pensieri e riflessioni... con valenza terapeutica dei più grandi uomini di ogni tempo
domenica 29 aprile 2012
Tu non hai bisogno di fingere che sei forte, non devi sempre dimostrare che tutto sta andando bene. Non puoi preoccuparti di ciò che pensano gli altri, se ne avverti la necessità piangi perché è bene che tu pianga fino all' ultima lacrima, poiché soltanto allora potrai tornare a sorridere. - P. Coelho.
giovedì 26 aprile 2012
mercoledì 25 aprile 2012
LE PAROLE DEBBONO PASSARE TRE PORTE
Dice un proverbio arabo che ogni parola, prima di essere pronunciata, dovrebbe passare da tre porte.
Sull'arco della prima porta dovrebbe esserci scritto: " È vera?"
Sulla seconda campeggiare la domanda: " È necessaria ?"
Sulla terza essere scolpita l'ultima richiesta: "È gentile ?"
Una parola giusta può superare le tre barriere e raggiungere il destinatario con il suo significato piccolo o grande. Nel mondo di oggi, dove le parole inutili si sprecano, occorrerebbero cento porte, molte delle quali rimarrebbero sicuramente chiuse.
ORGOGLIO E VANITA'
L'orgoglio è un difetto assai comune. Da tutto quello che ho letto, sono convinta che è assai frequente; che la natura umana vi è facilmente incline e che sono pochi quelli che tra noi non provano un certo compiacimento a proposito di qualche qualità - reale o immaginaria - che suppongono di possedere. Vanità e orgoglio sono ben diversi tra loro, anche se queste due parole vengono spesso usate nello stesso senso. Una persona può essere orgogliosa senza essere vana. L'orgoglio si riferisce soprattutto a quello che pensiamo di noi stessi; la vanità a ciò che vorremmo che gli altri pensassero di noi.
Jane Austen - "orgoglio e pregiudizio"
lunedì 23 aprile 2012
Ogni persona che incontri sta lottando con i propri problemi. Sii gentile con lei. Non potrai risolverli al suo posto ma la tua gentilezza forse la incoraggerà a non rinunciare. La tua gentilezza può essere il miracolo che stava aspettando. Spesso, senza saperlo, facciamo veri miracoli. Gustav Birth
Non trattare le persone come mezzi, perchè esse sono fini a se stesse. Relazionati a loro con amore e rispetto. Non possederle mai e non esserne posseduto. Non dipendere da loro e non creare persone dipendenti intorno a te. Non creare dipendenza in alcun modo; resta indipendente e lascia che anche gli altri lo siano. O S H O"
domenica 22 aprile 2012
giovedì 19 aprile 2012
ENTRARE IN CONTATTO CON LE PERSONE
Si può entrare in contatto con le persone anche senza
parlare.[...] c'è un modo di entrare in contatto tra esseri umani più percettivo
e affidabile della parola, fatto di sguardi, silenzi, gesti e messaggi ancora
più sottili; è il modo in cui un essere umano nel suo intimo risponde al
richiamo di un altro, quella silenziosa complicità che nel momento del pericolo
dà alla muta domanda una risposta più inequivocabile di qualsiasi confessione o
argomentazione, e il cui senso è semplicemente questo: io sono dalla tua parte,
anch'io la penso così, condivido la tua preoccupazione, noi due siamo
d'accordo...
Sándor Márai, "Liberazione"
IL NOSTRO TEMPO E' LIMITATO
Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario.
(Steve Jobs)
mercoledì 18 aprile 2012
lunedì 16 aprile 2012
PERCHE' DOVRESTI FARE TUTTO BENE ?
Perchè dovresti fare tutto bene? Chi è che deve metterti il voto?
La celebre frase di Wiston Churchill sulla mania della perfezione indica quanto possa essere immobilizzante la ricerca costante del successo. La massima “Nulla serve se non la perfezione” può essere trascritta con le seguenti lettere....paralisi.
Puoi paralizzarti con questa sciocca mania della perfezione e di fare del tuo meglio. Puoi riservarti alcuni campi, nei quali veramente dare il meglio di te stesso, ma nella grande maggioranza delle attività, fare del proprio meglio, o anche solo fare bene, è un ostacolo al fare tout court.
Non permettere che il perfezionismo ti tenga ai margini del campo, facendoti rinunciare ad attività potenzialmente piacevoli.
Cerca di cambiare il “Fa’ del tuo meglio” in un semplice “Fa”.
Perfezione vuol dire immobilità.
Se hai esigenze di perfezione, non tenterai mai nulla e non combinerai mai granchè perchè il concetto di perfezione non è applicabile agli esseri umani. Dio è perfetto, ma tu, in quanto creatura, non lo sei, e diventi ridicolo se lo pretendi.
WAYNE W. DYER, LE VOSTRE ZONE ERRONEE
Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l’annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò. Paul Atreides
La regola secondo me è: quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c'è più speranza. È difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all'erta. Tiziano Terzani
Ogni volta che ti sentirai smarrita, confusa, pensa agli alberi, ricordati del loro modo di crescere. Ricordati che un albero con molta chioma e poche radici viene sradicato al primo colpo di vento, mentre in un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento. Radici e chioma devono crescere in egual misura, devi stare nelle cose e starci sopra, solo così potrai offrire ombra e riparo, solo così alla stagione giusta potrai coprirti di fiori e frutti. Susanna Tamaro
mercoledì 11 aprile 2012
GUARDARE TROPPO LONTANO E' UN ERRORE
Guardare troppo lontano è un errore. Se uno guarda lontano, non vede quello che ha davanti ai piedi, e finisce per inciampare. Ma anche concentrarsi troppo sui piccoli dettagli che si hanno sotto il naso non va bene. Se non si guarda un po' oltre, si va a sbattere contro qualcosa. Perciò è meglio sbrigare le proprie faccende guardando davanti a sé quanto basta, e seguendo l'ordine stabilito passo dopo passo. Questo, in tutte le cose, è il punto fondamentale.
CHI RIESCE A VEDERCI
Amici immaginari, amici invisibili, chiamateci come vi pare. Forse credete a noi o forse no. Non è questo l'importante. Come molte persone che fanno davvero grandi cose nn esistiamo perchè si parli di noi o per essere elogiati; esistiamo solo per rispondere alle necessità di chi ha bisogno di noi. Forse non esistiamo affatto, siamo solo parto della fantasia di alcune persone ed è pura coincidenza che dei bambini di due anni, che quasi non sanno parlare, decidano di farsi degli amici che gli adulti non riescono a vedere. Forse tutti quei dottori e psicoterapeuti hanno ragione a dire che stanno soltanto sviluppando la loro immaginazione. Datemi retta: è possibile che ci sia un'altra spiegazione che non avete preso in considerazione per tutta la mia storia? é la possibilità che noi esistiamo davvero. che siamo qui per aiutare e assistere coloro che hanno bisogno di noi, CHE SONO CAPACI DI CREDERE E PERTANTO RIESCONO A VEDERCI.
IMPARA A CHIEDERE
C’è un proverbio cinese che dice: “Chi chiede può essere stupido per cinque minuti. Chi non chiede è stupido per tutta la vita.”
Impara a chiedere. Più chiedi, più ottieni, ma bisogna esercitarsi molto per imparare a chiedere…Ti stupirai di quanto ti verrà dato se chiederai in modo spontaneo le cose che desideri. Ricorda che chi chiede quello che desidera ha qualche probabilità di ottenerlo. Chi non chiede non ne ha alcuna.
Robin Sharma
GLI UTOPISTI
Coloro che inconsciamente disperano ma indossano la maschera dell'ottimismo non è detto che siano saggi; ma coloro che non hanno rinunciato alla speranza possono riuscire soltanto a patto di mostrarsi tenaci realisti, di far gettito di tutte le illusioni e di valutare appieno le difficoltà. Questa lucidità mentale costituisce l'elemento che distingue gli "utopisti" presenti a se stessi e gli "utopisti" che sognano ad occhi aperti.
Murakami Haruki
NESSUNO DI NOI CONOSCE FINO IN FONDO IL SUO PROSSIMO
Io credo che le persone bisogna conoscerle più da vicino prima di descriverle in un certo modo. Bisogna conoscerle in ogni ambiente, in ogni situazione, perché ognuno di noi cambia atteggiamento in base al luogo, alla situazione o la gente in mezzo a cui si trova o anche in base all'età e soprattutto in base all'umore, così come i camaleonti cambiano colore in base all'oggetto su cui si trovano. Non possiamo dire che una persona è chiusa di carattere solo perché con noi non si apre, e di conseguenza, proprio per il fatto che non si apre con noi, mai potremo dire di conoscerla bene.
D'altronde, nessuno di noi conosce fino in fondo il suo prossimo, neanche i migliori amici si conoscono bene tra di loro. Neanche un genitore conosce bene il proprio figlio, e non sa mai cosa esattamente gli frulla per la testa. Perché in fondo nessuno di noi conosce bene neanche se stesso. Quindi se non conosciamo bene noi stessi come pretendiamo di conoscere bene gli altri?
D.E.Mito
lunedì 9 aprile 2012
giovedì 5 aprile 2012
martedì 3 aprile 2012
A volte siamo persuasi di provare nostalgia di un luogo lontano, mentre in verità abbiamo nostalgia del tempo che laggiù abbiamo trascorso, quando eravamo più giovani e più spensierati. In tal caso il tempo ci inganna, prendendo la maschera dello spazio e se noi viaggiamo verso quel luogo potremmo convincerci dell'inganno. Schopenhauer
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