domenica 12 febbraio 2012

CONSIDERAZIONI SUGLI AMICI


“ La migliore occasione per provare l’autenticità di un amico si ha, oltre che nei casi in cui si ha bisogno di un aiuto serio, e di una sacrificio notevole, nel momento in cui gli si annunzia una disgrazia, da cui si è stati colpiti poco prima. In tal caso, o un turbamento vero, sentito e evidente si dipinge sui tratti del suo volto, oppure questi ultimi confermano, con la loro perfetta tranquillità, o con un movimento fuggevole, la nota massima di Rochfoucauld: . I cosiddetti amici, quelli comuni, in tali circostanze spesso possono a stento reprimere l’accenno istintivo a un lieve sorriso di compiacimento. Vi sono poche cose, che mettono gli uomini tanto di buon umore, quanto il raccontare loro una notevole disgrazia, da cui si è stati colpiti poco prima, oppure il rivelar loro schiettamente una qualche debolezza. Ciò è significativo davvero!
La lontananza e l’essenza prolungata danneggiano ogni amicizia, per quanto lo si ammetta così malvolentieri. Gli uomini che non vediamo più, anche nel caso fossero i nostri più cari amici, si disseccano, con il passare degli anni, poco per volta sino a diventare dei concetti, tanto che il nostro interesse per loro diventa sempre più semplicemente razionale, anzi tradizionale: la partecipazione visiva e profondamente sentita rimane riservata a coloro che abbiamo dinanzi agli occhi, anche se sono semplicemente degli animali prediletti. La natura umana è infatti legata ai sensi fino a questo punto. Viene confermato così anche a questo proposito il detto di Goethe nel ‘ Tasso’ (atto IV, scena 4): < il presente è un possente dio>.
Gli ‘amici di casa’ si chiamano così per lo più a ragione, poiché essi sono più gli amici della casa che non del padrone, sono cioè più simili ai gatti che non ai cani.
Gli amici si dicono sinceri, ma in realtà sinceri sono i nemici. Si dovrebbe quindi utilizzare il biasimo di questi di questi ultimi, come una medicina amara, per conoscere se stessi.
Gli amici in difficoltà sono rari? Al contrario! Non appena infatti si è stretta amicizia con qualcuno, costui è già in difficoltà e vuol avere in prestito del denaro.“
ARTHUR SCHOPENHAUER

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