sabato 1 agosto 2009

PARLANDO AL DOLORE


Ah, Dolore, non ti dovrei trattare
come un cane randagio
che si presenta alla porta di servizio
per una crosta, per un osso spolpato.
Dovrei darti fiducia.
Dovrei attirarti
dentro casa e darti
un angoletto tutto per te,
un vecchio stuoino dove stenderti,
la tua ciotola dell'acqua.
Tu credi ch'io non sappia che hai vissuto
sul mio balcone.
Vorresti che fosse pronto il posto tuo
prima che l'inverno arrivi. Hai bisogno
del tuo nome,
del collare e della medaglietta. Hai bisogno
del diritto di tener a bada gli intrusi,
di considerare
la mia casa come tua
e me, persona tua
e te stesso, il cane mio.
Denise Levertov

Nessun commento: