venerdì 29 giugno 2012

Se vuoi cambiare qualcosa nella tua esistenza, cambia canale e frequenza, modificando i tuoi pensieri...L’importanza delle emozioni non viene mai valutata abbastanza. Le emozioni che provi sono gli strumenti che ti aiutano a creare la tua vita, mentre i tuoi pensieri sono la causa prima di tutte le cose...Tutto ciò che vedi e sperimenti in questo mondo, è l’effetto, comprese le tue emozioni. I tuoi pensieri, invece, sono sempre la causa...Rhonda Byrne

Occupati prima di tutto della tua gioia. Le persone sono responsabili della loro gioia.Lascia quindi che gli altri si creino la vita che vogliono.… scegli per Te perché sei l’unico che lo può fare. Rhonda Byrne

ASSUMERSI LA RESPONSABILITA' DELLA PROPRIA VITA

Quando dico che essere responsabile della situazione significa che mi riconosco quale creatore di ciò che vivo, non intendo insinuare che ho creato deliberatamente una situazione gradevole o sgradevole, ma che bisogna accettare e riconoscere che i nostri pensieri, il nostro sentire, i nostri atteggiamenti o le lezioni che è necessario integrare nella nostra evoluzione, hanno generato le situazioni felici o infelici che ora stiamo vivendo.

Arrendersi e prendersela con Dio, con la vita o con gli altri non richiede alcuno sforzo. Rimettersi in piedi assumendosi la responsabilità della propria vita e della propria felicità, spesso ne richiede uno grosso, ma questa è la differenza fra vivere e sopravvivere.

Claudia Rainville

Fintantoché vogliamo dare agli altri la dimostrazione del nostro valore, vuol dire che noi stessi non ci crediamo. Quando ci siamo riconosciuti, non abbiamo più bisogno che siano gli altri a riconoscerci. C.Rainville

Quello che chiamano difetto è in realtà un punto forte che sfugge al nostro controllo. C.Rainville

Troppo spesso accada che una persona che non sa offrire nulla a se stessa accusi l'altra di essere egoista; chi non si concede di riposare accusa l'altro di essere pigro, chi ha paura di dire di no accusa l'altro di essere capriccioso, chi non sa prendere il posto che gli compete accusa l'altro di voler controllare tutto quanto. C.Rainville

Se vogliamo che il cambiamento o la trasformazione abbia luogo, ci dev'essere azione, la quale non può limitarsi a una serie di gesti, ma dovrà consistere in una o più decisioni che investiranno il nostro essere intero. Decisioni come queste sono una sorta di impegno che prendiamo con noi stessi. C.Rainville

ESSERE CONSAPEVOLI DELLA NECESSITA' DEL MALE

È difficile, dinanzi a eventi che scardinano l’ordine della nostra vita, che irrompono con violenza a turbare i nostri equilibri, essere consapevoli della necessità di questo male. Essere consapevoli che ogni tassello, anche il più inquietante, alieno, incontrollabile, può avere un senso che noi capiremo dopo, in un tempo ancora a venire.

È difficile per la nostra ragione immaginare la possibilità che anche ciò che consideriamo male, nelle sue svariate manifestazioni, può essere necessario, come un tassello unico e irripetibile, per costruire quel mosaico la cui immagine solo alla fine riusciremo a vedere nettamente.

Aldo Carotenuto

VITA, MALATTIA E MORTE

…per l’inconscio ogni suggestione, specie se formulata in forma figurata, è una realtà assoluta, come per il sognante rappresenta una realtà assoluta il sogno.

 
Soltanto l’individuo è artefice del proprio destino, soltanto lui ha la possibilità di forgiare la propria sorte fornendo contenuti di cui è disposto a raccogliere le forme. L’uomo deve trovare, o meglio ritrovare il rapporto, il collegamento col proprio destino. Gli eventi negativi acquistano una colorazione completamente diversa quando l’individuo impara ad interpretarli e a riconoscerli come risultato della propria condotta.

 
Certo, la morte è il polo opposto della vita, ma ciò significa che senza morte non esisterebbe vita. Anche per questo l’uomo deve accettare la morte sin dal momento in cui viene al mondo, perché la morte è l’unica cosa certa nella vita di un uomo. Quindi la morte non è qualcosa che minaccia la vita dal di fuori, ma una componente interna ed essenziale della vita stessa.


L’uomo come unità è qualcosa di diverso dalla somma di tanti singoli elementi misurabili. Perciò la prima cosa, e la più importante, è chiedersi se è ammalato o sano l’uomo. Se è ammalato, il problema della localizzazione di questa malattia è secondario. Se voglio cogliere la causa della malattia devo curare l’uomo intero.

Solo se [il paziente] accetta la malattia riconoscendone il significato, essa perde la ragione di essere. Infatti la malattia vuol richiamare l’attenzione su un determinato problema, vuol correggere. Nel momento in cui il suo messaggio viene capito, la sua esistenza diventa superflua.

Chiunque si fermi a riflettere su se stesso e sulla vita si imbatterà negli stessi problemi fondamentali. Se è disposto a dichiarare onestamente e senza pregiudizi quanto sa di se stesso e del mondo, arriverà al seguente risultato:

So che esito. So che nel pensiero e nell’azione sono un essere limitato. Ne deduco che non riuscirò mai a cogliere tutto. Oltre a me esistono altre cose e altri esseri. Queste cose e questi esseri che mi circondano e con cui ho a che fare nella vita di ogni giorno sono fatti di materia. Ne risultano i seguenti interrogativi: Chi sono, io, perché sono e perché sono come sono? Da dove vengo e dove vado? Quale rapporto di parentela esiste fra me e le cose e gli esseri che mi circondano? Qual è il significato della mia vita e che cosa avverrà dopo la mia morte?

Chi non si pone questi interrogativi vive ai margini della propria vita.

Citazioni "Vita dopo vita" di Thorwald Dethlefsen



COSA SIGNIFICA RISCHIARE

Mostrare i propri sentimenti significa rischiare di essere incompresi, o di non essere accolti.

Piangere significa rischiare di essere vulnerabili; ridere, è rischiare di sembrare un po' folli.

Divertirsi come un bambino, è rischiare di sembrare ridicoli; condividere le idee e i sogni, è rischiare di essere criticati o scoraggiati.

Mostrare la propria gioia, la propria felicità, significa rischiare di attirarsi l'invidia o la gelosia; esprimere i propri desideri, significa rischiare di essere delusi.

Essere autentici, significa rischiare di dispiacere a qualcuno, o di deluderlo; amare, significa rischiare di non essere riamati, o di essere abbandonati.

Osare, vuol dire rischiare di sbagliare.

Sperare, vuol dire rischiare la disperazione.

Vivere, vuol dire rischiare la sofferenza.

Claudia Rainville


Allora, invece di essere contro la guerra, sii a favore della pace. Invece di essere contro la fame, sii a favore del fatto che la gente abbia cibo più che a sufficienza. Invece di essere contro un certo politico, sii a favore del suo avversario. Spesso le elezioni si rovesciano a favore del candidato a cui la gente è veramente contraria, perché su di lui si concentrano tutta l’energia e l’attenzione. Hale Dwoskin

Pensieri più felici producono necessariamente una biochimica più felice, un corpo più felice e più sano. È stato dimostrato che i pensieri negativi e lo stress esercitano una grave azione di degrado sul corpo e sul funzionamento cerebrale, dato che i nostri pensieri ed emozioni riassemblano, riorganizzano e ricreano costantemente il nostro corpo. John Hagelin

… la mente non è in grado di distinguere se si sta davvero compiendo un’azione o se la si sta solo immaginando. Se sei stato in un posto con la mente, ci andrai anche col corpo. (Dr.Denis Waitley

Considera già tue le cose che vuoi. Sappi che ti arriveranno quando ne avrai bisogno, dunque lascia che ti arrivino. Non agitarti e non stare in ansia per loro. Non pensare al fatto che ti mancano. Pensale come se fossero tue, come se ti appartenessero, come se le possedessi già. Robert Collier

… l’unica guarigione vera è l’autoguarigione.Non si può guarire nessuno contro la sua volontà, e soltanto la volontà sincera di guarire può motivare una persona a operare i mutamenti necessari nei suoi atteggiamenti, nel suo sentire e nelle emozioni responsabili della sua sofferenza.C.Rainville

COSA SIGNIFICA ESSERE RESPONSABILI

"Tentare di giustificarsi biasimando gli altri o, peggio ancora, biasimando se stessi, è un atteggiamento immaturo e disfattista. Non andrete lontano se attribuirete sempre la colpa di quanto vi accade a dei fattori esterni.

[...]Essere responsabili significa assumere il comando delle operazioni, e quando siete al comando sarete portate automaticamente a prendere decisioni invece di lasciarvi trasportare dai venti del caso. Il solo fatto di dire 'sono responsabile' vi dà possibilità di scelta. E le possibilità di scelta vi assicurano l'indipendenza. La scelta è la massima libertà che ci sia concessa. Perché dovreste rinunciarvi?"

Aliske Webb

La porta meglio chiusa è quella che si può lasciare aperta. Proverbio cinese

Se crediamo tanto in qualcosa che ancora non esiste, lo creiamo. Le cose che non esistono non le abbiamo desiderate abbastanza. Nikos Kazantzakis

Se non commetti errori, significa che non cerchi di risolvere problemi veramente difficili. E questo è un grave errore. Frank Wilczek

La vita non deve essere un romanzo impostoci, bensì un romanzo fatto da noi. Novalis

"La malattia è il più ascoltato dei medici: alla bontà, alla scienza ci si limita a promettere; alla sofferenza si obbedisce." M.Proust

NON VOGLIO SAPERE

Non voglio sapere quel che fai per sopravvivere.
Voglio sapere per che cosa soffri,
e se sai almeno sognare di accettare la passione del tuo cuore.

Non voglio sapere le pene dei tuoi anni.
Voglio sapere se sai rischiare di sembrare matta per amore,
per i tuoi sogni, per l'avventura di essere viva.

Non voglio sapere quali pianeti sono in quadratura con la tua luna.
Voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore,
se sei stata aperta ai tradimenti della vita
o se ti sei ritirata e chiusa per paura di ulteriore dolore.
Voglio sapere se puoi star seduta con il dolore, il mio o il tuo,
senza far niente per nasconderlo, o mascherarlo o immobilizzarlo.

Voglio sapere se puoi stare con la gioia, la mia o la tua;
se puoi danzare nascostamente nel silenzio
e lasciare che l'estasi ti riempia fino alla punta delle dita
senza ammonirti di stare attenta,
di essere realista, o di ricordarti le limitazioni dell'umano.


Non voglio sapere se la storia che stai raccontando è vera.
Voglio sapere se puoi deludere gli altri per essere vera con te stessa,
se puoi sopportare l'accusa di tradimento e non tradire la tua anima.
Voglio sapere se puoi essere fedele alla tua fede silente,
se sai vedere la bellezza anche nell’orrore di ogni giorno,
e se sai nutrire la tua vita della Sua presenza.
Voglio sapere se puoi vivere con il fallimento, il tuo e il mio,
e ancora ergerti sulla riva di un lago e gridare all'argento della luna piena, “SÌ!”
Non voglio sapere dove o come o perché vivi.
Voglio sapere se puoi continuare a vivere dopo un giorno di pena e disperazione,
addolorata e ferita fino alle ossa, e fare ciò che c'è da fare.
Non voglio sapere se sei felice o no, se lo sono o no.
Voglio sapere se sai stare al centro del fuoco insieme a me e non ti ritirerai.

Non voglio sapere dove o cosa o con chi hai vissuto e vivi.
Voglio sapere che cosa ti sostiene quando tutto il resto cade giù.
Voglio sapere se puoi stare sola con te stessa,
e se veramente ti piace la compagnia che ti dai nei momenti vuoti
di ogni presenza.

Orso che danza, il pellerossa, l’anziano sognatore delle Montagne