venerdì 19 novembre 2010

IL NARCISISMO ED IL NARCISISTA

“Comunemente viene definito ‘Narcisista' una persona che si preoccupa solo di se stessa escludendo tutti gli altri, dunque: un soggetto in grado di agire quasi completamente in assenza di sentimenti…

….Già nel 1914 tale disturbo della personalità fu oggetto di studio da parte di Freud, ma se consideriamo il quadro culturale in cui viviamo oggi, possiamo affermare che tale patologia è caratteristica della nostra epoca. I costumi sessuali che paiono essere di gran lunga più liberi, la facilità nel passare da un partner all'altro, l'esibizionismo, la pornografia, la smania di costruirsi un'immagine vincente agli occhi del mondo, tutti questi fattori hanno certamente contribuito, contrariamente agli usi e costumi che distinguevano l'età vittoriana, allo sviluppo incalzante delle personalità narcisistiche. Sicuramente è questa eccessiva importanza legata all'immagine un indizio inequivocabile della tendenza al narcisismo…

…C'è da dire comunque che un sano interesse per la nostra apparenza, basato quindi sul senso di sé, e lo spostamento di identità dal ‘sé immagine', è ciò che si trova alla base dello stato narcisistico.

I narcisisti dimostrano, è vero, una mancanza d'interesse per gli altri, ma sono altrettanto indifferenti anche ai propri più veri bisogni. Spesso il loro comportamento è autodistruttivo. Inoltre, quando parliamo dell'amore dei narcisisti per se stessi, dobbiamo operare una distinzione. Il narcisismo denota un investimento nell'immagine invece che nel sé. I narcisisti amano la propria immagine non il loro sé reale. Hanno un senso di sé debole, e non è in base ad esso che orientano le loro emozioni. Ciò che fanno è piuttosto diretto ad incrementare l'immagine, spesso a discapito del sé. … D'altra parte l'ammirazione che il narcisista riceve gonfia soltanto il suo io e non fa nulla per il sé. Alla fine allora il narcisista respingerà gli ammiratori nello stesso modo in cui ha respinto il proprio sé autentico” (A. Lowen)

lunedì 15 novembre 2010

RIFLESSIONI SULLA TIMIDEZZA

Ciononostante un invincibile timidezza mi tratteneva, ogni discorso spirava sulle mie labbra, o terminava in tutt’altro modo da come avevo progettato. Mi dibattevo nell’intimo: ero indignato con me stesso
Benjamin Constant, Adolphe

Se per caso, a questo poveretto che sono… accadesse di essere follemente innamorato d una donna, non saprei come dirglielo né da quale segno intuire di potermi dichiarare.

L’uomo veramente libero è quello che sa rifiutare un invito a pranzo senza addurre pretesti

Nove luglio. Mostra. Guitry. Parliamo dei nostri ministri. Un argomento che ci piace. Mi dice che Waldeck-Rousseau è un timido, timido fino all’impassibilità, che quando pronuncia in tono calmo uno dei suoi discorsi trema dentro, e suda terribilmente non appena il suo ordine del giorno è votato. E’ il più intelligente di tutti …

Jules Renard, Diario

L’uomo che passa per timido è in balia di tutti i furfanti. Beaumarchais.

Se un persona dichiara in mia presenza: mi hanno rubato lì ombrello, mi sento subito turbato e cambio colore. Proprio io che non posso soffrire gli ombrelli, che non me ne servo mai, che non potrei commettere la minima distrazione riguardo a quegli strumenti ! Si, assumo immediatamente ‘un’aria di circostanza’ , un aria che non può non apparire losca a qualunque occhio. Sento il bisogno di discolparmi. Balbetto. Improvviso due o tre storie, a volte mendaci, per provare che ignoravo l’esistenza di quell’ombrello, che ero assente quando è scomparso …
Goeroges Duhamel, le Journal de Salavin

I timidi notano tutto, ma sono molto bravi a non farsene accorgere. Le conseguenze dell'amore

La Timidezza genera l'Indecisione, l'Indecisione genera il Tradimento. Warhammer 40.000

Se la presunzione è un difetto, la timidezza lo è pure. Louis-Benoît Picard

Sorrise come soltanto i veri timidi sanno sorridere. Non era la risata facile dell'ottimista né il rapido sorriso tagliente dei testardi ostinati e dei malvagi. Non aveva niente a che fare col sorriso equilibrato, usato di proposito, del cortigiano o del politicante. Era il sorriso strano, inconsueto, che sorge dall'abisso profondo, buio, più profondo di un pozzo, profondo come una miniera profonda, che è dentro di loro. Ernest Hemingway