Blog del sito www.iltuopsicologo.it inerente pensieri e riflessioni... con valenza terapeutica dei più grandi uomini di ogni tempo
venerdì 17 febbraio 2017
GLI EQULIBRISMI DI COPPIA
INTERVISTA AL DOTTOR CAVALIERE SUL NUMERO DI OTTOBRE DI SILHOUETTE DONNA DAL TEMA "GLI EQULIBRISMI DI COPPIA"
OGNUNO PUO' FARE QUALCOSA CON SUCCESSO
Per quanto possa sembrare brutta la vita c'è sempre qualcosa che uno può fare e con successo.
Perché finché c'è vita, c'è speranza.
COME GESTIRE L'ANSIA DA TERREMOTO
La notizia di un terremoto, anche se non si risiede nella zona coinvolta e quindi non è stato avvertito in prima persona, può comunque comportare uno stato ansioso col timore che possa nell'immediato colpire anche la propria zona di residenza. Il timore infatti è che ciò che al momento riguarda "altri" prima o poi possa riguardare se stessi.
La paura del terremoto è una paura ancestrale che rimanda all'incapacità dell'uomo di controllare eventi naturali.
Questa paura ancestrale è amplificata in chi soffre d'ansia che tende a voler mantenere il controllo di tutto per poter gestire al meglio la propria ansia.
Cosa fare in questi casi ?
L'ansia del terremoto è un fenomeno emotivo per cui bisogna cercare di contrastarlo con processi razionali quali:
Il raccogliere informazioni di tipo tecnico e statistico sull'evento,
il leggere o l'ascoltare l'opinione di sismologi,
il ridurlo ad un fenomeno esterno a noi,
il non ascoltare o vedere le dirette televisive sull'evento se tendono a scuotere troppo emotivamente,
Questi accorgimenti razionali potrebbero sembrare egoistici, ma non significano non provare partecipazione o empatia per quello che è successo, ma hanno il solo scopo di ridurre solo l'eccessiva ansia associata a tali eventi.
Roberto Cavaliere
La paura del terremoto è una paura ancestrale che rimanda all'incapacità dell'uomo di controllare eventi naturali.
Questa paura ancestrale è amplificata in chi soffre d'ansia che tende a voler mantenere il controllo di tutto per poter gestire al meglio la propria ansia.
Cosa fare in questi casi ?
L'ansia del terremoto è un fenomeno emotivo per cui bisogna cercare di contrastarlo con processi razionali quali:
Il raccogliere informazioni di tipo tecnico e statistico sull'evento,
il leggere o l'ascoltare l'opinione di sismologi,
il ridurlo ad un fenomeno esterno a noi,
il non ascoltare o vedere le dirette televisive sull'evento se tendono a scuotere troppo emotivamente,
Questi accorgimenti razionali potrebbero sembrare egoistici, ma non significano non provare partecipazione o empatia per quello che è successo, ma hanno il solo scopo di ridurre solo l'eccessiva ansia associata a tali eventi.
Roberto Cavaliere
giovedì 16 febbraio 2017
TUTTO CI E' POSSIBILE SE...
Se tracci col gesso una riga sul pavimento, è altrettanto difficile camminarci sopra che avanzare sulla più sottile delle funi.
Eppure chiunque ci riesce tranquillamente perché non è pericoloso.
Se fai finta che la fune non è altro che un disegno fatto col gesso e l'aria intorno è il pavimento, riesci a procedere sicuro su tutte le funi. Ciò che conta è tutto dentro di noi; fuori nessuno può aiutarci. Non essere in guerra con te stesso: così tutto diventa possibile, non solo camminare su una fune, ma anche volare.
Hermann Hesse
Eppure chiunque ci riesce tranquillamente perché non è pericoloso.
Se fai finta che la fune non è altro che un disegno fatto col gesso e l'aria intorno è il pavimento, riesci a procedere sicuro su tutte le funi. Ciò che conta è tutto dentro di noi; fuori nessuno può aiutarci. Non essere in guerra con te stesso: così tutto diventa possibile, non solo camminare su una fune, ma anche volare.
Hermann Hesse
martedì 14 febbraio 2017
lunedì 13 febbraio 2017
LIBERARSI DA TUTTO E DA TUTTI
"Volevo creare una scultura che chiunque, indipendentemente dal proprio contesto, potesse guardare e percepire immediatamente l'idea di qualcuno che lotta per liberarsi. Tutti hanno bisogno di uscire da qualche situazione, che si tratti di una lotta interiore o di una circostanza contraddittoria, e di essere liberi".
"Freedom" è una scultura in bronzo di Zenos Frudakis situata a Philadelphia
"Freedom" è una scultura in bronzo di Zenos Frudakis situata a Philadelphia
UMBERTO VERONESI
"Ho trascorso la vita con le donne.
Le ho conosciute nei momenti più difficili, quando il dolore ne apre gli animi. Quando il guscio delle loro sicurezze si rompe, il rapporto diventa diverso, intenso, vero. Mi affascinano le reazioni toccanti e le battaglie strazianti di donne innamorate della vita, ciascuna con il proprio modo di trovare conforto e ragione nel combattere la malattia. Quando un’associazione mi ha eletto Donna ad honorem, per me è stato il premio più bello”.
Umberto Veronesi
Le ho conosciute nei momenti più difficili, quando il dolore ne apre gli animi. Quando il guscio delle loro sicurezze si rompe, il rapporto diventa diverso, intenso, vero. Mi affascinano le reazioni toccanti e le battaglie strazianti di donne innamorate della vita, ciascuna con il proprio modo di trovare conforto e ragione nel combattere la malattia. Quando un’associazione mi ha eletto Donna ad honorem, per me è stato il premio più bello”.
Umberto Veronesi
sabato 11 febbraio 2017
RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA PER COMBATTERE ANSIA ED EMOZIONI NEGATIVE
Vale a dire: inspirare ed espirare, più volte ed il più lentamente possibile, gonfiando e sgonfiando la pancia e non i polmoni.
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta
venerdì 10 febbraio 2017
FAR MALE CON LE PAROLE
Le parole possono ferire
o spezzare il cuore,
e anche l’anima.
Non lasciano lividi,
non rompono le ossa;
perciò, per chi fa male con le parole
non c’è la prigione.
- Marlene Dietrich -
www.iltuopsicologo.it
o spezzare il cuore,
e anche l’anima.
Non lasciano lividi,
non rompono le ossa;
perciò, per chi fa male con le parole
non c’è la prigione.
- Marlene Dietrich -
www.iltuopsicologo.it
mercoledì 8 febbraio 2017
lunedì 6 febbraio 2017
TUTTO PASSA, ANCHE SE NIENTE SI DIMENTICA
Si guarisce, si guarisce da tutto.
Dalle assenze, dai ricordi, dalle dipendenze.
Col tempo, non si elimina, si accantona, si fa da parte.
Ti accorgi che, quello da cui non sapevi staccarti, quello per cui avresti creduto di morire senza, non è più insormontabile, insostituibile. Indispensabile.
Perché si sa, tutto passa, anche se niente si dimentica.
Cit.
MI VUOI SPOSARE ?
- Mi vuoi sposare?
- No.
- Davvero No?
- Sì davvero no, non voglio sposarmi.
- Perchè non mi ami?
- Sì che ti amo ma non voglio che ci sposiamo, - ecco se vuoi possiamo levare la S e ci "posiamo".
- Ci posiamo?
- Sì ci posiamo su un bel prato di fiori magari, e dopo potremmo, se ti va, levare anche la P e così ci "osiamo".
- Ci osiamo?
- Sì, perchè no, il prato di fiori, io e te che osiamo di noi, e magari quando i sudori saranno un odore solo, leviamo la O, così rimane il " siamo".
- Il siamo?
- Sì il siamo, la presenza, e una volta diventati una cosa sola , consapevoli, leviamo anche il SI per dare la nostra conferma al cielo, e tra noi rimarrá solo e per sempre " amo".
- Allora ricapitoliamo, sposiamo, posiamo,osiamo,siamo e amo giusto?
- Giusto.
- Lo voglio.
Gio Evan
- No.
- Davvero No?
- Sì davvero no, non voglio sposarmi.
- Perchè non mi ami?
- Sì che ti amo ma non voglio che ci sposiamo, - ecco se vuoi possiamo levare la S e ci "posiamo".
- Ci posiamo?
- Sì ci posiamo su un bel prato di fiori magari, e dopo potremmo, se ti va, levare anche la P e così ci "osiamo".
- Ci osiamo?
- Sì, perchè no, il prato di fiori, io e te che osiamo di noi, e magari quando i sudori saranno un odore solo, leviamo la O, così rimane il " siamo".
- Il siamo?
- Sì il siamo, la presenza, e una volta diventati una cosa sola , consapevoli, leviamo anche il SI per dare la nostra conferma al cielo, e tra noi rimarrá solo e per sempre " amo".
- Allora ricapitoliamo, sposiamo, posiamo,osiamo,siamo e amo giusto?
- Giusto.
- Lo voglio.
Gio Evan
L'IMPORTANZA DI CONDIVIDERE DOLORI E GIOIE
" Un dolore condiviso è un dolore dimezzato.
Una gioia condivisa è una gioia raddoppiata. "
~ Proverbio svedese ~
Una gioia condivisa è una gioia raddoppiata. "
~ Proverbio svedese ~
domenica 5 febbraio 2017
UN ALBERO DI NATALE SPECIALE
Quest’anno mi voglio fare un albero di Natale di tipo speciale,
ma bello veramente.
Non lo farò in tinello, lo farò nella mente, con centomila rami e un miliardo di lampadine, e tutti i doni che non stanno nelle vetrine. Un raggio di sole per il passero che trema, un ciuffo di viole per il prato gelato, un aumento di pensione per il vecchio pensionato.
E poi giochi, giocattoli, balocchi quanti ne puoi contare a spalancare gli occhi: un milione, cento milioni di bellissimi doni per quei bambini che non ebbero mai un regalo di Natale, e per loro ogni giorno all’altro è uguale, e non è mai festa.
Perché se un bimbo resta senza niente, anche uno solo, piccolo, che piangere non si sente, Natale è tutto sbagliato.
Non lo farò in tinello, lo farò nella mente, con centomila rami e un miliardo di lampadine, e tutti i doni che non stanno nelle vetrine. Un raggio di sole per il passero che trema, un ciuffo di viole per il prato gelato, un aumento di pensione per il vecchio pensionato.
E poi giochi, giocattoli, balocchi quanti ne puoi contare a spalancare gli occhi: un milione, cento milioni di bellissimi doni per quei bambini che non ebbero mai un regalo di Natale, e per loro ogni giorno all’altro è uguale, e non è mai festa.
Perché se un bimbo resta senza niente, anche uno solo, piccolo, che piangere non si sente, Natale è tutto sbagliato.
Gianni Rodari, Filastrocche in cielo e in terra
sabato 4 febbraio 2017
AMORE OSSESSIVO NON CORRISPOSTO: EROTOMANIA E SINDROME DI DE CLERAMBAULT
http://www.psicologiadellamore.it/amore-ossessivo-non-corrisposto-erotomania-e-sindrome-di-de-clerambault/
RITARDA SEMPRE IL GIUDIZIO
Una bambina teneva due mele con entrambe le mani.
La mamma le si avvicina e chiede alla figlioletta se le potesse dare una delle sue due mele.
La bimba rapidamente morde l'una e poi l'altra mela.
La mamma sente il sorriso sul suo volto congelarsi e cerca di non rivelare la sua delusione.
Ma la bambina le porge una delle due mele dicendo: tieni mammina, Questa è quella più dolce.
Non importa chi sei, come sei vissuto, e quanta conoscenza pensi di avere, ritarda sempre il giudizio. Dai agli altri il privilegio di spiegarsi. Quello che percepisci può non essere la realtà.
cit
http://raccontiterapeutici.blogspot.it/
La mamma le si avvicina e chiede alla figlioletta se le potesse dare una delle sue due mele.
La bimba rapidamente morde l'una e poi l'altra mela.
La mamma sente il sorriso sul suo volto congelarsi e cerca di non rivelare la sua delusione.
Ma la bambina le porge una delle due mele dicendo: tieni mammina, Questa è quella più dolce.
Non importa chi sei, come sei vissuto, e quanta conoscenza pensi di avere, ritarda sempre il giudizio. Dai agli altri il privilegio di spiegarsi. Quello che percepisci può non essere la realtà.
cit
http://raccontiterapeutici.blogspot.it/
giovedì 2 febbraio 2017
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